Euro-RT JCV Kit

Sempre nel 1971, un altro Polyomavirus, molto simile seppur antigenicamente distinto, venne isolato da campioni bioptici di tessuto cerebrale di un paziente con Linfoma di Hodgkin, affetto da una rara malattia demielinizzante: la leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML).
Si tratta di un virus ubiquitario il cui contagio nell’uomo avviene generalmente durante la prima infanzia per via respiratoria. L’infezione, generalmente asintomatica, permane in forma latente a livello renale (ma anche a livello di polmoni, tonsille, milza, midollo osseo), rimanendo quiescente per molti anni e riattivandosi in condizioni di immunosoppressione congenita o indotta.

La sua riattivazione può causare PML in pazienti sottoposti a terapie immunosoppressive: AIDS, sclerosi multipla, linfomi di Hodgkin, MICI ed AR.
Nel 2008 l’azienda produttrice di uno dei farmaci biologici utilizzati per la cura della Sclerosi Multipla (Natalizumab) aveva ritirato il farmaco in seguito allo sviluppo di PML in due pazienti in terapia con Tysabri senza associazione con interferone od altri immunosopressori. Studi successivi dimostrarono che il rischio di PML in pazienti affetti da SS era addirittura inferiore di quel 1 su 1000 inizialmente calcolato sulla base dei risultati degli studi sperimentali ed il farmaco fu rimesso in commercio. D’altra parte, il raffronto tra il rischio di sviluppare questa complicanza e i dati di efficacia nel ridurre il rischio di ricadute (pari al 75% circa), ha reso evidente che il Natalizumab dovesse essere considerato come un’arma irrinunciabile nel contrastare il decorso della Sclerosi Multipla
Entrambi i pazienti che si sono ammalati di PML erano sottoposti alla regolare sorveglianza clinica che si effettua nei Centri autorizzati alla dispensazione del Natalizumab; questo ha consentito l’immediato riconoscimento di sintomi sospetti per l’infezione da JCV e, di conseguenza, l’immediata messa in atto dei provvedimenti terapeutici oggi ritenuti più efficaci, con conseguente regressione del quadro clinico e lo sviluppo di ulteriori complicanze.
La sorveglianza clinica dimostra proprio oggi quanto sia importante mantenere l’attenzione costante sulle persone che sono in trattamento con Natalizumab e quanto sia importante seguire le regole che l’Agenzia del Farmaco Italiana ed Europea e la Società Italiana di Neurologia hanno stilato per tutti gli operatori dei centri Sclerosi Multipla.

JCV sembra inoltre poter causare, da solo o in associazione con BKV, nefropatie in pazienti sottoposti a trapianto renale.
L’ingresso del virus nel sistema nervoso centrale è causa di serie patologie quali la nefropatia e l’encefalopatia multifocale progressiva o PML, una grave patologia spesso fatale. La riattivazione della replicazione virale nei soggetti che hanno subito trapianto renale o di midollo ha assunto particolare rilevanza nella patogenesi della PML in seguito ad immunosoppressione indotta proprio dalle terapie post-trapianto. La riattivazione dell’infezione da virus JC nei pazienti sottoposti a trapianto di rene si osserva nel 1-10% dei casi ed è favorita dall’uso sempre più frequente dei nuovi farmaci biologici immunosoppressori. Perciò, da un punto di vista clinico - diagnostico è importante poter monitorare i livelli di carica virale che, oltre una certa soglia, possono compromettere la funzionalità renale e condurre ad una successiva perdita dell’organo trapiantato. Risulta perciò di rilevante importanza una stretta osservazione del paziente positivo all’infezione di JCV per, eventualmente, una rimodulazione della terapia immunosoppressiva.

L’infezione si riscontra con la comparsa del virus prima nelle urine (viruria), e poi nel sangue (viremia).

Euro RT-JCV- cod. 9152 – test in Real Time PCR per la determinazione quantitativa del DNA del polyomavirus JC.
Il kit contiene una curva standard a 5 punti di calibrazione che consente di quantificare il target virale ed il controllo interno della β-globina umana contemporaneamente. Questa caratteristica consente di calcolare la percentuale di cellule infettate in campioni cellulari (tessuto bioptico).

Sensibilità analitica – LOD – 1 copia/µl
Range dinamico – da 1.5 x106 a 1 x100 copie/µl
Sensibilità diagnostica – 100%
Specificità diagnostica - > 99.5%


Eurospital Spa - Via Flavia 122 - 34147 Trieste - P.IVA: 00047510326 - C.S. € 2582000 CF e Reg. Impr. 00047510326 - REA TS 38955
Eurospital © 2024 - Privacy - Site credits